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Sicurezza sul lavoro e tutela della salute


edito il 27.02.2018 in der Kategorie Novità nelle settori allo sommario

Salvare la vita e prevenire incidenti attraverso il rispetto delle norme di sicurezza e di salute sul lavoro non è una possibilità, bensì un dovere. Gli incidenti si verificano sempre e comunque, soprattutto nei contesti in cui le persone si trovano in prossimità di macchinari pesanti, strumenti pericolosi e sostanze chimiche. Pensare che gli incidenti possano non verificarsi più è una semplice illusione: ciò che può essere migliorato è invece la prevenzione consapevole, per la quale stiamo già lavorando.

«Nessun lavoro è così importante da rischiare la propria vita o quella dei propri dipendenti.»

Questa frase tanto semplice quanto convincente, riportata come primo punto nelle "Regole vitali" di dell’SUVA (Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni), dovrebbe essere un comandamento sia per ogni datore di lavoro che per ogni dipendente. Naturalmente questo fenomeno non riguarda tutti i dipendenti in egual misura, in quanto in base all'ambito di lavoro cambia anche il rischio di incidente, che oscilla fra minimo o potenzialmente letale.

Numerosi sono infatti gli organismi che si sono posti l'obiettivo e il compito di stabilire regole e strumenti per prevenire e ridurre il numero di incidenti sul lavoro, di implementarli e di controllare che vengano rispettati. Come riportato da statistiche specifiche e studi scientifici, è necessario avere una conoscenza dei fattori di rischio e delle situazioni di pericolo sul lavoro. Appare dunque evidente che questo tema abbia un significato particolare soprattutto per le attività artigianali, nelle quali anche chi offre personale a prestito per lavori temporanei sta acquisendo un ruolo sempre più centrale.

SUVA–Regole vitali

Quali sono le agenzie e gli organismi svizzeri responsabili della sicurezza sul lavoro e della tutela della salute?

In Svizzera è stata la CFSL (Commissione federale di coordinamento per la sicurezza sul lavoro) ad essere nominata organismo centrale di informazione e coordinamento per la sicurezza e la tutela della salute sul lavoro. Il suo compito principale è quello di prevenire incidenti sul lavoro e malattie derivanti dall'attività professionale. Questo organismo emana le norme e coordina l'implementazione e l'applicazione uniforme delle politiche di prevenzione. Per riuscire ad ottemperare ai propri compiti, la CSFL delega numerose competenze ad altri organismi: gli ispettorati cantonali del lavoro e l’SUVA si occupano della consulenza e della sorveglianza delle imprese, mentre la SECO e le agenzie specializzate svolgono una funzione di sostegno. Vedi  l'opuscolo aggiornato 6235 della CFSL.

La SUVA sta creando un dipartimento apposito che si occuperà della tutela della salute. Si tratta di uno sportello unico destinato a datori di lavoro, prestatori di personale e lavoratori per le questioni riguardanti le fondamentali regole di sicurezza in diversi ambiti (per esempio carrelli industriali, manutenzione, settore commerciale e industriale, opere edilizie, tetti e facciate, prodotti derivati dal legno, lavori di pittura e di stucco, trasporto su strada, elettricità, ecc.).

La SUVA fornisce opuscoli informativi relativi alle specifiche situazioni di pericolo. Per gli apprendisti è inoltre disponibile una rubrica aggiuntiva chiamata "Tirocinio in sicurezza", poiché gli stessi sono esposti ad un rischio di incidenti maggiore, in quanto lavoratori giovani, inesperti e a inizio carriera. Ad un rischio di incidenti molto superiore alla media sono esposti, secondo la SUVA, anche i lavoratori temporanei, per i quali gli incidenti più frequenti si verificano nel settore edile.

SUVA-Personale a prestito / Lavoartori temporanei

A chi spetta l'attuazione delle politiche di prevenzione?

Il tema della sicurezza sul lavoro e della tutela della salute è influenzato da numerosi fattori ed è soggetto a continui cambiamenti e modifiche. Il punto cruciale è il modo in cui viene effettuata la prevenzione. Da questo punto di vista a tutte le parti interessate incombono degli obblighi: il datore di lavoro o gli istituti d’impiego hanno la responsabilità di assicurare il rispetto di tutte le norme di sicurezza, di prevedere tutti i relativi provvedimenti tecnici e organizzativi e di mettere a disposizione dei propri dipendenti un equipaggiamento adeguato. Da parte sua il dipendente deve conoscere e ottemperare alle regole di sicurezza.

Una sfida sempre maggiore per i lavoratori temporanei

Dal momento che i lavoratori temporanei per molte professioni sono ormai diventati una parte integrante dell'economia, anche per i prestatori di personale la questione della prevenzione sul lavoro riveste un ruolo sempre più importante. L’articolo Des tutus roses ou des ouvriers décédés? (Tutù rosa o lavoratori edili morti?) di Julia Bryner (Responsabile HR & Events per swissstaffing), pubblicato da swissstaffing nel mese di ottobre 2017, affronta il tema della prevenzione incidenti sul lavoro dal punto di vista della sua percezione e realizzazione. L'autrice conferma che le forze lavoro impiegate per un periodo di tempo limitato sono più spesso vittime di incidenti rispetto ai dipendenti fissi.

Generalmente un nuovo dipendente ha il 50% in più di rischio di incidenti, in quanto, nonostante l'esperienza professionale, non è in grado di valutare in maniera adeguata le fonti di pericolo esistenti nel nuovo ambiente di lavoro. Lo stesso vale anche per i lavoratori temporanei, poiché questi ultimi devono affrontare periodicamente un incarico di lavoro in un ambiente nuovo. In casi simili è quindi molto importante fornire informazioni mirate e un addestramento specifico.

Per gli agenti di collocamento, secondo Julia Bryner, non è sempre un compito facile convincere i propri lavoratori temporanei dell'importanza delle regole di sicurezza sul lavoro, in quanto anche le differenze culturali e a volte professionali possono rappresentare un ostacolo. Inoltre un prestatore di personale attivo in ambiti differenti deve affrontare un ingente numero di regole di sicurezza specifiche per le singole professioni. Un'altra sfida è rappresentata anche dalla domanda "quanto devo insistere sulla sicurezza e come posso motivare il personale?". Sia visualizzare le regole che mostrare le chiare richieste di intervento può essere d'aiuto, ma è importante soprattutto conoscere bene il personale con cui si ha a che fare. Come constatato da Bryner, in effetti "nella Svizzera romanda sarebbe meglio utilizzare delle parole emozionali e abbastanza negative, mentre nella Svizzera tedesca è consigliabile propendere per dei messaggi positivi.".

Julia Bryner, Des tutus roses ou des ouvriers décédés ?, 06/10/2017 su www.swissstaffing.ch. Vedi anche il link all’articolo pubblicato su HR Today.

Strumenti concreti e il loro utilizzo: l’esempio del personale a prestito

Il prestatore di personale nell'ambito della sicurezza detiene il ruolo di agente: deve conoscere le norme di sicurezza per ogni singolo ambiente di lavoro e portarle a conoscenza dei lavoratori temporanei; deve prima di tutto verificare se i lavoratori temporanei dispongono dell'equipaggiamento di sicurezza necessario alle loro mansioni (occhiali di protezione, casco, scarpe antinfortunio, guanti, dispositivi di protezione udito ecc.). Presso ilteam affrontiamo nel dettaglio questo punto e mettiamo a disposizione dei nostri dipendenti l'equipaggiamento personale di sicurezza.

Il prestatore di personale deve anche mettere in evidenza le norme di sicurezza e ricordare che devono essere rispettate. Un importante strumento informativo e visivo sono ad esempio i numerosi opuscoli della CSFL e della SUVA. Ogni dipendente riceve il suo personale pass di sicurezza, sul quale, oltre ai dati personali, sono riportati anche la sua formazione scolastica e professionale, eventuali corsi specifici frequentati e tutti i dati che possono documentare il livello delle conoscenze del singolo in materia di tutela della salute e di sicurezza sul lavoro. Inoltre ogni lavoratore temporaneo riceve una cartella con alcuni opuscoli informativi specifici per la propria professione. Tra questi opuscoli si trovano anche le norme generali trasversali, come ad esempio:

- «Gestione dei pericoli»

- «Sicurezza sul lavoro e tutela della salute. Situazioni di pericolo: giusto o sbagliato»

- «Tutto quello che serve sapere sull’alcol e sugli altri stupefacenti»

Il vantaggio di questi opuscoli è che sono disponibili nelle tre lingue nazionali e che sono muniti di immagini esplicative, cosa che risulta di grande aiuto laddove si dovesse verificare una barriera linguistica oppure qualora l'interlocutore dovesse preferire le immagini al testo scritto. L'effetto della visualizzazione è ovviamente determinante ed è indiscussa l'importanza di una comunicazione precisa e coerente durante l'illustrazione delle regole di sicurezza.

Presso ilteam l’assistente responsabile della sicurezza interno dell’azienda è Martin Kunz, un esperto di questioni relative alla sicurezza sul lavoro. Nell'articolo sopra citato Michael Niggli, responsabile della nostra filiale di ilteam sa a Basilea, conferma che "c'è stato un enorme cambiamento. Oggi le norme di sicurezza ricoprono un ruolo molto più centrale e sono molto rigide. La nostra intenzione è quella di essere sempre un passo avanti e, grazie all'aiuto di Martin Kunz, ora possiamo venire incontro alle esigenze dei nostri clienti dal punto di vista della sicurezza."

Nella nostra società altamente sviluppata la tutela della salute e la sicurezza hanno priorità assoluta. Guardando al futuro, nell’ambito della prevenzione degli incidenti si nasconde ancora molto potenziale e le nuove possibilità di sensibilizzazione sul tema rappresentano una sfida che dobbiamo saper cogliere.

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